Sistema di filtrazione Waterjet Officine Meccaniche Parenti

Introduzione

Nei sistemi di taglio a getto d’acqua utilizzati dall’industria per il taglio di materiali quali il metallo, il granito, il vetro, la plastica ed altri, la filtrazione del fluido dalle particelle di materiale asportato e dall’abrasivo utilizzato è un aspetto importante per l’economia del sistema e per aspetti ecologici oggi quanto mai importanti in un’ottica di impatto ambientale e di sicurezza del lavoro per gli operatori.

I sistemi automatici messi a punto da Officine Meccaniche Parenti non utilizzano reagenti chimici e sono di quanto più naturale ma efficace possa offrire il mercato della filtrazione.

Il problema

L’evacuazione e smaltimento dei fanghi provenienti dal processo di taglio dei sistemi Waterjet è un problema importante per le aziende che utilizzano questa straordinaria tecnologia, tanto che sono obbligati  a frequenti interventi di svuotamento ed estrazione a volte manuale dei fanghi depositati nelle vasche e a procedure di smaltimento piuttosto complicate ad impianto fermo, per evitare la cementificazione degli stessi all’interno.



 

La soluzione

Officine Meccaniche Parenti ha studiato un sistema di filtrazione per impianti WATERJET a circuito chiuso che consente la pulizia e il riutilizzo del fluido contenuto nelle vasche in modo automatico, ciclico programmato e duraturo nel tempo, con evidenti vantaggi in termini:

- operativi (nessun fermo macchina)

- economici (nessuna operatività manuale)

- di sicurezza per l’impianto e la salute dei suoi operatori
 

L’eliminazione dei fanghi (polvere abrasiva e di lavorazione) avviene con successo senza nessun contatto umano ma attraverso il sistema di filtrazione automatico brevettato e installato a valle.
 

Vantaggi

- semplicità del sistema
- tempi ridotti per la pulizia
- costi limitati di investimento
- impianti sempre funzionanti (nessun fermo macchina)
- più tutela per la salute degli operatori
- fanghi sgocciolati e più facilmente smaltibili
 

Funzionamento

Il sistema, progettato e costruito interamente nelle Officine Parenti, è costituito da:

1 - un prefiltro per la pompa di aspirazione
2 - una pompa per l’aspirazione del fluido nella vasca di raccolta dell’acqua residuale
3 - un idrociclone o desabbiatore a flusso tangenziale (o centrifugo)
4 - valvole, manometri e tubi di collegamento
5 - una centralina elettronica programmabile
6 - una vasca di raccolta/sgocciolamento dei fanghi solidi

Il fluido viene aspirato dalla pompa 2 collegata al prefiltro 1, per salvaguardare la pompa stessa, ed inviato all’idrociclone 3 che elimina fino al 95% dei residui, quindi inviato nuovamente all’utilizzo.

La particolarità del gruppo automatico di filtrazione Officine Meccaniche Parenti è quella di non richiedere particolari interventi di manutenzione se non la sostituzione di particolari pompa e particolari idrociclone usurati a causa del contatto con il materiale abrasivo.

Al comando di una centralina programmata 5, un’elettrovalvola si attiva per eliminare i residui solidi dal filtro (autopulizia) che finiscono nella vasca di decantazione 6 dentro un apposito sacco di raccolta drenante.

Una pompa comandata da un galleggiante svuota con regolarità il liquido raccolto sul fondo della vasca 6 e drenato dal sacco. Agli operatori resta solo il compito di sostituire il sacco di raccolta delle polveri esauste dalla vasca di sgocciolamento.

SCHEMA DI FUNZIONAMENTO

Su specifica richiesta il sistema può prevedere un ulteriore ed esclusivo filtro a dischi rotanti autopulenti (sistema brevettato) per la chiarificazione del fluido (filtrazione fino a 27 micron).
 

Dimensioni del gruppo e portate

Il sistema ha dimensioni particolarmente compatte anche per portate elevate:

- base 1.500 x 1500 mm

- altezza variabile in funzione della portata: 2200/2350/2450 mm

- portate da 12 fino a 45 m3/h in funzione delle dimensioni del sistema

- pressione di esercizio: 3,2 – 3,4 bar

- alimentazione: 380 V